Il 4 gennaio 2024 è stato pubblicato il decreto ministeriale che mira a incentivare lo sviluppo di sistemi agrivoltaici in Italia, in linea con gli obiettivi europei di ripresa economica e transizione ecologica verso un’economia sostenibile e resiliente.

Nato dalla collaborazione tra il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, GSE e altri enti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dell’Italia, il decreto si inserisce nel contesto più ampio degli sforzi europei e nazionali di transizione verso un’economia verde, mirando a promuovere l’innovazione e lo sviluppo sostenibile nel settore agricolo ed energetico.

Il regolamento introduce un insieme di incentivi economici per la creazione di impianti agrivoltaici in Italia, puntando all’installazione di sistemi avanzati per una potenza complessiva pari a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno entro il 30 giugno 2026.

Impianti agro-voltaici: cosa sono?

Gli impianti agrivoltaici sono sistemi che combinano la produzione di energia solare tramite pannelli fotovoltaici con attività agricole. Questi impianti sfruttano il terreno sia per la coltivazione di piante che per la generazione di energia solare, consentendo un uso più efficiente delle risorse terrestri.

In pratica, i pannelli solari vengono installati sopra le colture agricole o negli spazi interspaziati tra i campi. Questo approccio offre diversi vantaggi, tra cui:

  1. Ottimizzazione dell’uso del suolo: Poiché gli impianti solari sono montati sopra le colture o negli spazi tra di esse, non richiedono l’occupazione di terreni aggiuntivi;
  2. Riduzione dell’erosione del suolo: La presenza dei pannelli solari può proteggere il terreno dall’erosione dovuta alle intemperie, poiché forniscono una sorta di copertura;
  3. Diversificazione delle entrate: Gli agricoltori possono ottenere entrate aggiuntive dalla produzione di energia solare, oltre alle entrate derivanti dalle colture agricole;
  4. Mitigazione dell’effetto serra: La produzione di energia solare contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra, fornendo un contributo alla lotta contro il cambiamento climatico.

In sintesi, gli impianti agrivoltaici rappresentano una forma innovativa di utilizzo del suolo che permette di combinare la produzione di cibo e energia in modo sostenibile ed efficiente.

Nello specifico un impianto agrivoltaico è costituito da tre elementi fondamentali:

  • Pannelli Solari Fotovoltaici: Sono installati sopra la superficie del terreno su supporti adeguati, come strutture a terra o pensiline, e sono progettati per catturare la luce solare e convertirla in energia elettrica.
  • Sistema di Supporto e Fissaggio: È composto da strutture di supporto che tengono sollevati i pannelli solari e li fissano saldamente al terreno. Questi supporti devono essere progettati in modo da non interferire con le operazioni agricole e da garantire una corretta esposizione al sole.
  • Scelta delle Coltivazioni: Fondamentale selezionare le colture adatte al contesto climatico e ambientale di interesse, consentendo una doppia utilizzazione del terreno per la produzione agricola ed energetica. Si considerano fattori come la tolleranza all’ombreggiamento, l’altezza delle piante, il ciclo di crescita e la domanda di mercato locale per massimizzare i benefici dell’interazione tra agricoltura e produzione di energia solare.

L’impegno di Bryo sul fronte agrivoltaico

Da sempre la missione di Bryo è quella di investire sulle energie rinnovabili attraverso la realizzazione di progetti sempre più innovativi che sfruttano tecnologie all’avanguardia per promuovere lo sviluppo sostenibile.

Negli anni Bryo ha portato avanti numerosi progetti sul territorio coinvolgendo comuni, cittadini e imprese nella transazione energetica. Oggi infatti, l’azienda possiede diversi MW di fotovoltaico, 1 MW di biogas e alcuni impianti di cogenerazione.

La pubblicazione del decreto sottolinea il ruolo cruciale dei sistemi fotovoltaici, promuovendo l’integrazione armoniosa tra queste ed attività agricole per una gestione ottimale del suolo, garantendo sia sostenibilità che efficienza economica nella produzione alimentare.

La realizzazione di tali sistemi porta con sé numerosi vantaggi: non solo garantisce una resa energetica superiore per ogni ettaro di terreno coltivato, ma contribuisce anche alla conservazione delle risorse naturali e offre agli agricoltori nuove opportunità per diversificare le fonti di reddito.

Ottimizzazione e Monitoraggio nell’Agrivoltaico

Per massimizzare l’efficacia di questi impianti, è fondamentale ottimizzare le superfici disponibili, valorizzando in modo strategico coperti e terreni. Questo approccio non solo amplifica l’efficienza della produzione energetica, ma contribuisce anche a un utilizzo più razionale e produttivo del suolo.

Parallelamente, l’implementazione di un sistema di monitoraggio continuo riveste un ruolo chiave per assicurare il corretto funzionamento sia dell’impianto solare che delle colture agricole sottostanti. La manutenzione regolare diventa così essenziale per mantenere alta l’efficienza dell’impianto e preservare la salute delle colture, garantendo che entrambi i sistemi coesistano armoniosamente e contribuiscano alla sostenibilità ambientale e alla prosperità economica del settore agricolo.

Per questo motivo, affidarsi a un partner di fiducia come Bryo assume un’importanza strategica: lavorando a fianco di privati e imprese, Bryo è in grado di fornire le competenze tecniche e la consulenza necessarie per affrontare con successo le sfide dell’implementazione di impianti agro-voltaici, come ad esempio la pianificazione territoriale, la gestione delle risorse idriche e la complessità logistica.

In conclusione, l’agrivoltaico rappresenta un ponte verso un futuro sostenibile, unendo la generazione di energia rinnovabile a basse emissioni con pratiche agricole eco-compatibili e creando un ambiente più resiliente e prospero per le generazioni presenti e future.

L’adozione su larga scala di questa tecnologia potrebbe giocare un ruolo significativo nel conseguimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile, offrendo una risposta efficace ai cambiamenti climatici e delineando un percorso verso un futuro più verde e inclusivo.

Per saperne di più scarica il pdf del Decreto Ministeriale qui