Il tema dell’energia Green ambientalmente sostenibile è stato al centro di un convegno nell’ambito dell’evento di riferimento in Italia e in Europa sull’intera gamma delle rinnovabili che si è svolto a Rimini dal 22 al 24 marzo.

IMOLA, 29 marzo 2023. Il tema del fotovoltaico galleggiante a supporto delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) è stato al centro di un convegno organizzato da Bryo il 23 marzo nell’ambito di “Key Energy”, l’evento di riferimento in Italia e in Europa sull’intera gamma delle rinnovabili che si è svolto a Rimini dal 22 al 24 marzo.

Sono state presentate le tecnologie innovative per l’installazione di impianti fotovoltaici galleggianti, anche di tipo modulare, al fine di produrre energia elettrica green favorendo l’autoconsumo dei consorzi irrigui e lo sviluppo di CER. Inoltre, sono stati approfonditi gli sviluppi normativi ed è stato dato spazio al progetto Respira di Legacoop.

Il Fotovoltaico galleggiante

Risale al 2011 l’ impianto fotovoltaico galleggiante messo a punto da Bryo in collaborazione con Protesa e NRG Energia. Al momento della realizzazione, l’impianto galleggiante, sito in un bacino di Bubano, nell’area di un’ex cava, risultava il più grande in Europa. È costituito da cinque isole galleggianti della potenza di circa 100 kWp ciascuna, per un totale di 496,8 kWp su una superficie complessiva di 5.550 mq.

“Questo esempio ci ha consentito nel corso degli anni di capire le caratteristiche fondamentali dell’iniziativa dal punto di vista tecnico, ma soprattutto quelle che possono essere le ricadute sul territorio e dal punto di vista dell’innovazione. La creazione di quel prototipo, per il quale abbiamo scontato tutta una serie di difficoltà tecnologiche e autorizzative, ci ha portato dieci anni dopo ad acquisire un know how unico in questo ambito e a comprendere come progetti di questo genere si integrino perfettamente con quelle che sono le caratteristiche odierne delle comunità energetiche.”

spiega Davide Gavanelli, Ceo di Bryo.

Da qui la scelta di sviluppare ulteriormente questi progetti implementandoli e adattandoli a quelle che sono le mutate condizioni tecniche, territoriali e imprenditoriali nell’ottica dell’autoconsumo.

“Dalla collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Romagna Occidentale sono stati individuati tre invasi artificiali, ad uso irriguo al servizio di altrettanti consorzi. Bryo ha progettato di installare su ognuno di essi un impianto FTV galleggiante, che produrrà energia pulita per alimentare le pompe di sollevamento dell’invaso. Il dimensionamento dell’impianto fotovoltaico è stato progettato tenendo conto dei consumi del sistema di sollevamento idrico, al fine di massimizzare l’autoconsumo energetico. Si tratta di un’idea innovativa, che impiega la struttura galleggiante di NRG Island, per l’installazione di un’isola di 19,9 kWp, modulare, quindi replicabile, per coprire il fabbisogno energetico dei Consorzi irrigui del territorio, attraverso una soluzione sostenibile e ben inserita nel contesto paesaggistico”.

continua Davide Gavanelli.

“Abbiamo mosso i primi passi grazie al progetto di fotovoltaico galleggiante sul bacino di Bubano, promosso da Bryo, progettato da Protesa e montato da NRG Energia. NRG Island è nata prima come brand, poi trasformata in società che ha in gestione tutto il know how e detiene la proprietà intellettuale e le competenze per lo sviluppo di questa di tecnologia in tutto il mondo. Abbiamo sviluppato nel tempo questi elementi flottanti in modo che fossero modulari, economici, semplici da produrre e da installare. Un prodotto con una affidabilità molto elevata, resistente ai vari usi, con la possibilità di essere adattato agli ambienti più disparati, come le piattaforme di lavoro e i ponti mobili, e con una durata di circa 30 anni. Oggi il sistema NRG Island consiste in ‘NRG Units’, replicabili verticalmente ed orizzontalmente. Ogni Unit è costituita da almeno 2 galleggianti connessi ad un telaio metallico da noi realizzato. Sul telaio metallico, e quindi su ogni Unit, si possono installare 4 pannelli solari fotovoltaici di qualsiasi marca, tipo e dimensione, inclusi i pannelli fotovoltaici bifacciali. Il sistema viene assemblato a terra, poi trasportato in acqua fino al punto di installazione con la possibilità di collegare direttamente in acqua i vari moduli senza l’aiuto di sommozzatori o di attrezzature speciali.”

racconta Simone Pausini, presidente di NRG Island.

Fotovoltaico galleggiante e comunità energetiche

Dal bacino di Bubano agli invasi irrigui del Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale in un’ottica di sviluppo delle comunità energetiche.

“I bacini analizzati hanno dimensioni tali da poter ospitare un altro impianto galleggiante di potenza maggiore, per uscire dalla semplice ottica dell’autoconsumo ed entrare nel tema delle Comunità energetiche. Sulla base della natura di un Consorzio, è naturale pensare che questo possa essere già un centro di aggregazione di aziende agricole interessate a fare parte di una Comunità energetica. L’energia prodotta dall’impianto verrebbe virtualmente condivisa all’interno della Comunità tra i soci della stessa, garantendo alle varie aziende agricole un risparmio economico derivante dagli incentivi sull’energia condivisa. Un’ulteriore possibilità consiste nell’installare all’interno dei galleggianti delle batterie di accumulo da 2,4 kWh l’una per utilizzare di notte l’energia prodotta durante il, oppure per supplire ad un eccessiva richiesta energetica in determinate fasce orarie.”

conclude Davide Gavanelli.